Albo comunale

Profughi ucraini: soluzioni alloggiative e conoscenze linguistiche

Comunicato della Regione Moesa del 16 marzo 2022:

Lo Stato Maggiore Cantonale è in stretto contatto con le autorità federali e sta preparando l'accoglienza e l'assistenza per i rifugiati che saranno assegnati al Cantone.

Vista la grande solidarietà, con la presente preghiamo la popolazione della Regione Moesa di segnalare le potenziali strutture di accoglienza  private (appartamenti o altri spazi) così come la disponibilità ad alloggiare profughi in famiglia al proprio Comune di domicilio.

Tutti i Comuni della Regione Moesa stanno già raccogliendo i dati alfine di coordinare le attività e unire le forze per essere i più efficaci possibili.

Preghiamo inoltre coloro che  parlano russo, ucraino, inglese o polacco e disponibili a collaborare  in questo particolare momento per l'accoglienza dei profughi, di annunciarsi anch'essi al proprio Comune di domicilio.

Per ulteriori informazioni vogliate contattare la Regione Moesa al numero 091 827 45 47 oppure consultare il sito www.gr.ch

Il Comitato Regionale ringrazia sin d'ora per la disponbilità e collaborazione.

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Prova delle sirene 2022 - 2 febbraio

L'Ufficio del militare e della protezione civile ci informa che il 2 febbraio 2022 alle ore 13:30 verrà eseguita l'annuale prova delle sirene.
Cogliamo l'occasione per ricordarvi che le indicazioni relative al corretto comportamento in caso di allarme effettivo (al di fuori del controllo sirene) sono ottenibili tramite il seguente link: comunicato stampa amz gr .

 

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Mesocco ha 13 abitanti in più

Sono 1344 gli abitanti di Mesocco al 31.12.2021, 13 in più rispetto allo scorso anno. 695 gli uomini, 649 le donne. 1056 di nazionalità svizzera, 288 gli stranieri. Sei le nascite contro dieci decessi. 284 abitano a San Bernardino, 103 a Pian San Giacomo e 957 a Mesocco.

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Mesocco: nuove zone per la tranquillità della fauna selvatica

Dopo l'avallo da parte del Consiglio comunale, il Comune di Mesocco dispone ora di una legge che definisce delle zone di tranquillità per la selvaggina. Uno strumento necessario in quanto le attività del tempo libero e la pratica sportiva nella natura negli ultimi decenni sono notevolmente aumentate: molte aree che un tempo rimanevano indisturbate per tutto l’inverno oggi sono in un modo o nell’altro sfruttate per varie tipologie di attività umane. Considerando come durante la stagione fredda gli spazi vitali degli animali selvatici si riducono già notevolmente per motivi naturali, si vuole evitare che questi “territori rifugio” vengano invasi o disturbati recando grave danno alla fauna.
Le regole sono semplici: nel periodo che va dal 20 dicembre al 15 aprile le zone di tranquillità per la fauna selvatica sono accessibili al pubblico solo sui percorsi predisposti e descritti nelle appendici. Durante questo periodo è inoltre proibito il sorvolo della zona in questione con il drone, il parapendio o il deltaplano.

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